"Breve storia di una famiglia", un racconto metaforico al centro della nuova classe media cinese

L'OPINIONE DEL “MONDO” – DA VEDERE
Dopo la scoperta del grande successo "femminista" cinese dell'anno – Her Story di Yihui Shao , uscito il 9 aprile – il periodo estivo è l'occasione per i distributori francesi di sondare qualche nuova fetta del cinema indipendente. Abbiamo già accennato alla piacevole sorpresa che My Father's Son di Qiu Sheng (uscito il 23 luglio) ha rappresentato in questo senso. Merita attenzione anche Brief History of a Family , il primo lungometraggio di Lin Jianjie, nelle sale da mercoledì 13 agosto.
Sorprendentemente, come il suo connazionale Qiu Sheng, Lin Jianjie aveva iniziato a intraprendere la strada della bioingegneria prima di cambiare improvvisamente idea. A differenza di lui, si è formato come regista a New York e sembra già ben inserito nelle strutture di supporto cinematografico internazionali.
Il suo film è tuttavia profondamente legato alla Cina contemporanea e alla sua sociologia, in una stilizzazione che resiste piuttosto che assecondare l'atteso approccio realistico. Al centro della storia c'è la nuova classe media cinese e, come ricompensa per il suo impegno, le aspettative esorbitanti che gravano sulle spalle degli eredi sulla strada dell'eccellenza. Tutto inizia con un piccolo scontro tra due adolescenti che frequentano la stessa scuola superiore. Wei, figlio di una famiglia benestante, stringe tuttavia rapidamente amicizia con Shuo. I due ragazzi diventano inseparabili, al punto che Shuo diventa un frequentatore abituale della casa dell'amico.
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Le Monde